Questi sono stati più difficili.
News di oggi: Bruce Bowen, uno dei giocatori più odiati di sempre, si è ritirato. Pensavo che gli Spurs lo avrebbero ripreso al volo, dopo che Milwaukee lo aveva tagliato nell’ambito dello scambio che ha portato Richard Jefferson in Texas. Non è stato così.
La saga Sessions si è conclusa a sorpresa: andrà a Minneapolis (16 milioni in 4 anni) che ieri aveva avuto l’ufficiale diniego di Rubio che rimarrà in Spagna (Barcellona) per (almeno) altri 2 anni.
New York, che quindi ha perso Sessions, pare invece finalmente pronta a rifirmare David Lee (e a questo punto anche Nate Robinson?).
Ma passiamo ai (prematuri) rankings della Western Conference.
1. Los Angeles Lakers – wins 66
I campioni in carica hanno rifirmato Odom e preso Artest. Forse Ariza si amalgamava meglio, ma sarebbe azzardato dire che si siano indeboliti. Se si infortunasse Bryant?
2. San Antonio Spurs – 58
Ultimo assalto all’anello per Duncan e compagni. Jefferson dovrebbe rivitalizzare la squadra di Popovich che già è un meccanismo quasi impeccabile. Certo che senza Bowen sembrerà un po’ strana.
3. Denver Nuggets – 55
Dall’arrivo di Billups in poi i Nuggets sono stati impressionanti. L’unica cosa che potrebbe frenarli sarebbe un infortunio: il roster è poco profondo, specie nel settore lunghi.
4. Portland Trail-Blazers – 52
Andre Miller non mi sembra affatto la PG giusta per questa squadra che invece avrebbe avuto bisogno di un tiratore/difensore che tenesse poco la palla (alla Fisher, per intenderci). La squadra comunque crescerà insieme al suo giovane roster.
5. Dallas Mavericks – 50
Molto attivi sul mercato non hanno risolto però il problema principale, l’asse play-pivot coperto da un sempre più lento Kidd e da un sempre più brocco Dampier.
6. Utah Jazz – 47
Perfettamente identici allo scorso anno ripeteranno la stessa stagione senza infamia e senza lode.
7. Los Angeles Clippers – 45
Talento, profondità, ottimo mix fra giovanissimi e veterani e un devastante Blake Griffin: questa è la stagione della verità dei Clippers, se falliscono di nuovo sono davvero maledetti (oppure Dunleavy è davvero incapace).
8. Houston Rockets – 44
Senza TMac e Yao un gruppo di role players ha costretto i Lakers a gara 7. Ora Artest è partito e bisogna vedere quando e come rientreranno le 2 superstar preferite dai cinesi. Un posto nei playoffs comunque lo guadagnaranno.
9. New Orleans Hornets – 42
CP3 è sempre un candidato MVP e Okafor probabilmente è meglio di Chandler, ma per il resto questi Hornets mi sembrano troppo deboli specie nel reparto wings (2/3).
10. Golden State Warriors – 38
La solita caciara, ma quest’anno c’è Ellis dall’inizio e il potenziale di Anthony Randolph è illimitato. Stephen Jackson intanto ha chiesto di essere scambiato…
11. Phoenix Suns – 38
Perché mai Nash ha deciso di rimanere a Phoenix? Motivi familiari immagino. Squadra troppo vecchia e senza lunghi a parte il demotivato Amare che (credo) andrà via la prossima estate.
12. Memphis Grizzlies – 34
Meno peggio di quanto non si possa pensare, anche se Tabheet non vale certo una seconda scelta. Ci sarà anche Iverson? Playoffs comunque davvero improbabili
13. Oklahoma City Thunder – 30
Durant è un fenomeno paranormale e il roster comincia ad essere un po’ più equilibrato. Serve un vero playmaker (Westbrook non lo è).
14. Minnesota Timberwolves – 25
L’asse Sessions-Jefferson non sembra malaccio e Love è ottimo, ma per il resto?
15. Sacramento Kings – 20
Simpatici ma improponibili. Probabilmente avrebbero le loro belle difficoltà con molte squadre italiane.